Il 10 giugno 1973 a Reggello nasceva Andrea Bernini. La sua avventura in Serie A ha inizio nel 1999 quando indossando la maglia della Reggina realizza una storica doppietta a Gianluigi Buffon permettendo agli amaranto di battere il Parma 2-0.
Nel 2001 passa alla Sampdoria e nella sua seconda stagione da blucerchiato conquista anche la promozione nella massima serie italiana trasferendosi poi al Napoli e quindi al Perugia.
Gli umbri falliscono e nel 2005 Andrea Bernini è l’unico giocatore a rimanere nel “grifone” diventanto per tre stagioni capitano della squadra che doveva ripartire dalla Serie C1. Qui il popolo perugino riconosce a Bernini, non solo il gesto di non abbandonare la loro amata società, la passione e la grinta con cui affronta ogni match diventando così l’idolo della tifoseria biancorossa. Nel 2006 trova addirittura il goal vittoria nel derby umbro tra Perugia e Ternana.
Nel gennaio 2008 si trasferisce al Lecco, sempre in Serie C1, e nell’estate 2009 viene ingaggiato in Lega Pro Seconda Divisione dalla Sangiovannese. Nella stagione 2010/2011 scende di categoria per vestire la maglia della Castelnuovese in Eccellenza Toscana ed è in amaranto che decide di appendere gli scarpini al chiodo diventando nel giugno 2013 il nuovo tecnico del Figline.
Nel marzo 2016 segue Fraschetti (suo ex allenatore alla Sangiovannese) come vice-allenatore al Cuneo dove rimane fino al termine del campionato per poi sedersi sulla panchina della Sangiovannse in Serie D dove vi resta fino al febbraio 2017.
Infine, Ravanelli lo vuole con sè nella sua nuova avventura nella Serie A Ucraina e Bernini diventa così il secondo allenatore dell’Arsenal Kiev fino a quando “penna bianca” (questo il soprannome di Ravanelli) non viene esonerato.
La Reggina è un capolavoro di Bernini – così titolava la Gazzetta dello sport il 13 maggio 2001 che diede voto otto alla prestazione del valdarnese – Bernini 8, Si erge ad uomo partita con due gol splendidi e manca il terzo dopo un buon lavoro di preparazione.
In copertina Andrea Bernini nella foto di Pragma Magazine.
La carriera completa: https://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Bernini
