FEDERICA BARATTA: ” LA PALLAVOLO? CI SONO EMOZIONI CHE NON CONTROLLI…”

Continua il viaggio nella rubrica “I vostri ricordi sportivi”, questa volta è il turno della pallavolista Federica Baratta che racconta cosa significa per lei la pallavolo.

“Da piccola cercavo sempre qualcosa che mi facesse divertire, mi ero stancata delle solite bambole, volevo qualcosa di più, qualcosa che si staccasse dalla monotonia. Un giorno mamma mi disse che mi aveva iscritto in palestra, a pallavolo. Una parola nuova per me, cos’era la pallavolo? Cos’era la palestra? Un posto magico? Dopo mi accorsi che era molto di più. Avevo capito che tenere quella palla in mano faceva uno strano effetto. Avevo capito che finalmente avevo trovato ciò che desideravo. Che non mi sarei più staccata da quelle nuove sensazioni. E avevo ragione. Ci sono emozioni che non possono essere controllate, passioni che non possono essere intralciate. Una di queste è la pallavolo. Quella piccola, rotonda, a strisce, colorata palla sa dare tutto, sa far sognare, a far credere in se stessi. Quella palla sa trasformare. Io sono cresciuta con lei. Con la pallavolo ho passato i momenti più belli, ho conosciuto persone vere. Ho imparato a non avere paura, a non lamentarmi per un graffio e ad alzarmi sempre dopo una brusca caduta. Ho imparato a lottare. Sono cresciuta portando a casa la soddisfazione di una vittoria ma anche piangendo per una sconfitta. Per non parlare delle delusioni: attacchi che rimbalzano sul nastro e ricadono in fronte, battute che finiscono dritte tre metri fuori dal campo, palleggi che invece di andare dove dovrebbero scivolano tra le mani e finiscono al centro del tuo naso. Ma quando tiri una fucilata dritta nei tre metri, difendi una palla che arriva alla velocità della luce, salvi una palla in tuffo, il tuo pallonetto cade dietro il muro che è il doppio di te e impari ad amare quelle ore passate in palestra mentre i tuoi amici erano a divertirsi, perché loro quelle emozioni non le stanno provando, non sanno quanto ci si senta sicuri e forti di se in quell’istante in cui la palla tocca terra e le compagne ti dicono brava, ti danno una pacca sul culo esultano con te e ti trasmettono tutta l’energia che hai usato in quel punto. Quell’istante ti fa capire che quelle ore passate in palestra non sono state sprecate e soltanto provandolo si può comprendere e apprezzare.”

Di Federica Baratta 

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