Fides Montevarchi, Simone Masini dà l’addio: “Sono orgoglioso ed onorato di essere stato capitano della squadra della mia città…”

Trattiene a stento le emozioni il capitano della Fides Montevarchi Simone Masini che saluta dopo sei lunghissimi anni la prima squadra gialloverde. Masini, cresciuto nel vivaio montevarchino, ha praticamente sempre giocato con la maglia della Fides Montevarchi ad eccezione di tre stagioni passate tra le fila dell’USD Terranuova Basket in Serie D, poi il ritorno al Pala Matteotti e la grandissima cavalcata sino alla Serie C Gold. Il suo in realtà non dovrebbe essere un addio al basket, infatti, potrebbe continuare a coltivare la passione verso la palla a spicchi nel campionato di promozione.

Queste le parole che il numero sette ha voluto dedicare alla sua amata squadra attraverso un post sui social: “Questa volta era davvero l’ultimo, un anno tanto difficile quanto bellissimo, in cui ho ricoperto ruoli che mai avrei pensato di dover e poter ricoprire, un anno culminato con una salvezza meritata e come sempre contro pronostico. Era cominciato tutto sei anni fa, da quel momento una retrocessione, un crociato saltato in un derby dopo una squalifica di quattro giornate, un campionato di serie D dominato, una salvezza a due punti dai playoff, un’impresa nemmeno sognata che mi ha portato da capitano a tagliare la retina (che custodisco gelosamente) forse più importante della storia di questa società. Tanti compagni di squadra, risate, pianti, sudore, telefonate, cene, trasferte in pulmino (e non solo), serate per festeggiare vittorie e spesso per dimenticare le sconfitte, gruppi whatsapp dai nomi improbabili. C’è stato veramente di tutto, sono orgoglioso di averne fatto parte e sono onorato di essere stato il capitano della squadra della mia città e di aver difeso, per quanto possibile, i colori di questa società. Lascio serenamente perché penso e spero di aver dato a chi rimane tutto quello che potevo, sempre rimanendo me stesso, anche se di fatto sarò sempre dentro quello spogliatoio con i miei compagni di squadra perché è il posto più bello che c’è“.

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