La stagione di senior e settore giovanile si è chiusa anzitempo ma il Terranuova Basket progetta il futuro e migliora la presenza sui social. Parola di Lorenzo Moretti, Andrea Bruschi e Filippo Lurini.
“Viviamo in un periodo storico in cui i social media ricoprono un ruolo centrale – esordisce Lorenzo Moretti che si occupa da circa cinque anni della presenza online della società – cerchiamo di tenere aggiornati i ragazzi, le loro famiglie e tutti gli appassionati sulle attività biancorosse. Il piano editoriale è il risultato di un bel gioco di squadra tra allenatori e accompagnatori che dopo le partite mi inviano una breve sintesi ed una foto. Lo stesso fanno gli istruttori con i tornei minibasket. C’è chi scrive, chi fa foto, chi è sempre disponibile per un video o un’intervista. Insomma tutto lo staff è coinvolto. Durante queste settimane abbiamo deciso di non buttarci subito sugli allenamenti a distanza ma piuttosto di continuare ad avere un filo diretto ma virtuale con i ragazzi e le famiglie. I ragazzi ci hanno spesso chiesto degli esercizi da fare a casa e stiamo lanciando in rete delle interessanti iniziative”.
“Questa – continua Moretti – sarà una stagione che ricorderemo per ciò che è accaduto fuori dal campo ma se dovessimo fare un bilancio sarebbe positivo. Durante l’ultima riunione tutti gli allenatori e istruttori si sono dimostrati soddisfatti ed entusiasti dei miglioramenti. Direi dunque che sia stata mezza stagione ma positiva. Il focus della nostra società è quello di guardare poco alle classifiche e focalizzarsi sul percorso di crescita. Tornando alla decisione della Federazione, il Terranuova Basket, in accordo con tutte le altre società di Terranuova Bracciolini, ha deciso fin da subito di mettere al primo posto la salute di tutti i ragazzi, genitori e allenatori sospendendo l’attività. Non nascondo che mi rende orgoglioso far parte di una società che mette le persone al primo posto. Chiudere la stagione per i campionati dilettantistici credo sia stata la scelta migliore, insistere con soluzioni fantasiose credo non giovi al movimento. Discorso un po’ diverso è per i campionati professionistici ma credo che anche qua la Federazione chiuderà quasi sicuramente la stagione”.
E sul movimento sportivo in generale il pensiero di Moretti è chiaro: “Credo debba sempre prevalere la componente sociale ed educativa del gioco. La necessità deve essere quella prima di tutto di mettere i ragazzi in condizione di giocare il più a lungo possibile in un ambiente educativo. Far crescere i ragazzi come giocatori e come persone è il passo successivo. Il voler vincere a tutti i costi si è dimostrato controproducente sia nelle realtà locali che a livello nazionale. Tornando a noi, non sappiamo quando potremo tornare sul parquet ma stiamo progettando la ripresa. A settembre la nostra società raggiungerà i 60 anni di attività e vorremmo festeggiare tutti insieme questo traguardo”.
Doppio ruolo da protagonista, invece, per il giovane Andrea Bruschi che oltre a vestire la maglia della prima squadra fa da assistente nella formazione Under 13: “Mio padre mi ha trasmesso la passione per il basket facendomi vivere l’atmosfera dei palazzetti fino da quando ero piccolo. A 18 anni ho esordito nella prima squadra biancorossa grazie a Coach Baggiani ed adesso avendo seguito dei corsi per istruttore minibasket sto anche facendo da assistente nel settore giovanile. Questa doppia esperienza si sta rivelando veramente positiva perché i bambini ti insegnano tante cose e ti fanno vedere il basket da una prospettiva diversa. Una prospettiva più giocosa che dovrebbe essere sempre una priorità ma purtroppo inevitabilmente da grandi passa un po’ in secondo piano nelle categorie senior”.
“Contemporaneamente – continua Bruschi – in Serie C Silver stavamo facendo una bellissima stagione ed eravamo in corsa per i play-off. La decisione federale di chiudere qui la stagione ci ha sicuramente creato qualche dispiacere ma sia io, sia la squadra sappiamo che ci sono cose che vengono prima ed è stata giusta.”.
Infine, conclude Andrea Bruschi: “Non potere vivere quotidianamente di basket come ero abituato a fare e non potere passare le ore insieme ai miei compagni è sicuramente difficile ma il mio pensiero va soprattutto ai ragazzi del settore giovanile che da un giorno ad un altro si sono trovati bloccati dentro casa. La società è stata bravissima nel programmare delle attività a distanza per farli sentire sempre parte del gruppo anche se il basket è fermo. Personalmente mi sto riposando e cercando di fare cose che non riuscivo a fare per mancanza di tempo, tuttavia, credo sia giusto continuare a mantenere uno stile di vita equilibrato con alimentazione sana ed attività fisica. Nei prossimi mesi spero di potere partecipare a qualche torneo di 3vs3. Un’esperienza di basket che consiglio a tutti”.
Percorso analogo quello di Filippo Lurini che adesso gioca nella Prima Divisione biancorossa ed allena l’Under 16: “Ho iniziato a giocare a basket all’età di 4 anni. Purtroppo la Federazione è stata costretta a prendere una decisione inevitabile. Mi dispiace molto perché la stagione stava andando molto bene. Nel campionato di Prima Divisione eravamo al vertice della classifica e puntavamo al titolo mentre con l’Under 16 eravamo appena entrati nella seconda fase e secondo me avremmo potuto toglierci qualche soddisfazione”.
“Tornando alla decisione – afferma Lurini – è stata giusta. Mi ha lasciato forse un po’ perplesso quella di annullare anche i campionati di Serie B nazionale. A mio modesto parere, avrebbero potuto quantomeno aspettare a comunicare una decisione definitiva. È vero che la pandemia c’è e non va sottovalutata assolutamente ma siamo ancora ad inizio aprile e potevamo sperare di concludere il tutto ad inizio estate”.
“Ai miei ragazzi vorrei consigliare di continuare a tenersi in forma – conclude Lurini – ai miei compagni invece voglio dire di ricominciare con la solita grinta e lo stesso obiettivo”.
